Otite e pulizia orecchie del cane

otite e pulizia orecchie del cane

Prevenire l’otite e pulizia orecchie del cane

otite e pulizia orecchie del cane

È risaputo che accarezzare un animale da compagnia, sia esso cane, gatto, coniglio o cavallo ha indubbi effetti positivi sulla salute psicofisica dell’uomo: calma i nervi, riduce lo stress, abbassa la pressione sanguigna, il tasso di colesterolo e favorisce la circolazione sanguigna.

Stringere con delicatezza le orecchie morbide e vellutate di un pet evoca un’immediata sensazione di benessere.

Ma non sempre il proprietario, pur stando a stretto contatto coll’animale da compagnia, si accorge di problematiche di carattere sanitario che coinvolgono l’orecchio esterno, mentre ciò è più facile avvenga per merito del toelettatore.

Vediamo come intervenire per prevenire l’otite e pulizia orecchie del cane.

La necessità di un pet pulito
Negli ultimi decenni il rapporto con gli animali ha subito radicali cambiamenti e le case si sono popolate di molti animali.

Il legame diventa talmente intenso da considerarli parte della famiglia, compagni di vita, con cui condividere tempo e spazi.

È dunque normale in quest’ottica prestare particolare attenzione non solo alla loro salute, ma anche alla loro igiene.

Al giorno d’oggi, il cane viene con noi al ristorante, al centro commerciale, in banca, in vacanza e in tutti i posti ove è ben accetto, e questo implica che sia un animale educato, sano e soprattutto pulito.

Il toelettatore per prevenire otite e pulizia orecchie del cane
Ecco che quello dal toelettatore diventa sempre più un appuntamento periodico fisso. Spesso anche molto frequente e il suo ruolo si arricchisce di nuove e inaspettate valenze di carattere sanitario.

Infatti, un professionista del settore attento e adeguatamente preparato, sarà in grado, per esempio, di riconoscere i segni premonitori (prodromi) di patologie incipienti, prima ancora che se ne accorga il proprietario stesso, ma soprattutto prima che queste problematiche degenerino in forme conclamate.

La miglior collaborazione per prevenire otite e pulizia orecchie del cane
Anche a un proprietario molto scrupoloso può capitare che sfuggano certi segnali. Vuoi per la frenesia della vita moderna, i mille impegni e le preoccupazioni quotidiane, vuoi per mancanza di conoscenza.

Il veterinario, invece, è facile che veda i suoi pazienti solo per le vaccinazioni di routine. Oppure quando la patologia per cui vengono portati in visita è già a uno stadio avanzato.

Ne consegue che la collaborazione tra toelettatore e medico veterinario, fermo restando il rispetto delle reciproche competenze, assume un ruolo fondamentale nella salvaguardia della salute dei nostri beniamini.

La cura delle orecchie per prevenire otite e pulizia orecchie del cane
In particolare le orecchie, sede di importanti organi di senso quali l’udito e l’equilibrio, sono appendici cutanee particolarmente sensibili e delicate che necessitano di un regolare controllo al fine di mantenerle pulite, in salute e quindi efficienti.

Conoscere la normalità è requisito indispensabile per saper riconoscere le anomalie e fra queste quali necessitano di un intervento medico urgente e quali possono essere demandate a una semplice gestione domestica.

Osservare con accuratezza
Il padiglione auricolare deve essere rosa, liscio e non presentare secrezioni maleodoranti, crosticine o eccesso di sebo e cerume.

La conformazione anatomica stessa del condotto uditivo animale predispone all’accumulo di detriti cellulari, sporcizia, secrezioni e corpi estranei. Questi finiscono per diventare terreno fertile per la proliferazione di batteri, lieviti e acari responsabili di fastidiose e dolorose otiti che, se trascurate, possono portare a conseguenze irreversibili, tra cui anche la sordità.

Le metodiche
Alcuni animali di specie e di razze differenti, per motivi costituzionali o per problemi dermatologici, quali allergie o intolleranze alimentari, tendono a produrre sebo e cerume in quantità anomala.

In questi soggetti può essere sufficiente una pulizia superficiale del padiglione auricolare fatta con una garza imbevuta di una soluzione detergente. Insistendo particolarmente nei recessi e pliche dove più facilmente si accumula lo sporco.

Usare bastoncini cotonati è utile con le dovute cautele e facendo attenzione a non spingere il materiale più in profondità. In caso di secrezioni più abbondanti sarà necessario ricorrere a veri e propri lavaggi del condotto con appositi prodotti otologici.

Ampie orecchie pendule
Esistono razze canine più predisposte di altre a sviluppare patologie dell’orecchio. Per esempio gli spaniel con padiglioni auricolari ampi, lunghi e cadenti. Le orecchie ripiegate su se stesse non permettono un’adeguata aerazione del condotto, creando un microclima caldo e umido ideale per la moltiplicazione batterica.

Per alcuni di questi spaniel è consigliata una tosatura dei peli presenti nel padiglione auricolare interno per favorire “l’areazione”. Controllarle con una certa regolarità è necessario al fine di prevenire spiacevoli sorprese.

I pericoli dell’acqua
Anche le razze canine selezionate per il lavoro in acqua, sono a rischio di otite. Quindi una delle fasi più delicate della toeletta è proprio il bagno.

Impedire l’ingresso di acqua nel condotto, anche se auspicabile, non è sempre facile. Dato che anche l’introduzione di cotone o garze non risulta particolarmente efficace, è fondamentale procedere a un’accurata e completa asciugatura delle orecchie.

L’acqua di per sé non è dannosa, ma agisce come facilitante in presenza di orecchie molto sporche o compromesse.

Troppi peli
Altre razze ancora presentano un’esuberante quantità di peli che ostruiscono il condotto, impedendo la fuoriuscita del materiale accumulato. Barboni, shihtzu, bichon frisé, bolognesi, maltesi sono solo alcuni esempi. In questo caso è bene asportare il pelo con l’ausilio di una pinzetta. Oppure utilizzando delle specifiche polveri che lo indeboliscono alla base e ne facilitano il distacco.

Le otiti
Un padiglione particolarmente arrossato o gonfio, la presenza di materiale nerobrunastro, cattivo odore, tracce di sangue, evidenti manifestazioni di prurito con l’animale che scuote la testa, la tiene inclinata da un lato o semplicemente si gratta, sono segni di una infiammazione in atto. Queste evenienze presuppongono la necessità di una visita veterinaria urgente per diagnosticarne la causa e instaurare la terapia più efficace.

Nel cane le forme più frequenti di otite sono quelle batteriche. Staphylococcus, Proteus e Pseudomonas i più comuni, eritematose, purulente a volte molto dolorose, spesso unico segno di una dermatite atopica; quelle da lieviti (Malassezia, dal caratteristico e inconfondibile odore) e quelle parassitarie.

Nel gatto la più rappresentativa è l’otoacariasi, otite ceruminosa parassitaria, nel cui essudato nerastro, simile ai fondi caffè.

E’spesso possibile vedere i microscopici acari (Otodectes cynotis) come puntini bianchi che si muovono.

Pruriginosa e contagiosa (non per l’uomo) impone il dovere di informare i  proprietari sulla necessità di trattare gli animali conviventi.

(Fonte PetTrend – Ottobre 2015)

One Response to Otite e pulizia orecchie del cane

  1. Licia Bertelli ha detto:

    Buongiorno, é possibile sapere che polvere usare per indebolire e successivamente togliere i peli del condotto uditivo di un barboncino che presenta molta crescita sia di peli che di cerume ?
    Grazie

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